L’aritmetica delle competizioni di Public Speaking. Strategia per una vittoria sicura (o quasi)

31.08.2018

Cosa non sanno i comuni mortali? Certamente ignorano che c'è una nicchia di fanatici di public speaking che sta trascorrendo le ultime 72 ore a visualizzare il discorso vincitore del World Championship of Public Speaking di Toastmasters International e fare commenti e valutazioni. Addirittura, su Facebook e sui gruppi whatsapp abbiamo in corso un dibattito tra valutazioni tecniche e perplessità sul contenuto a cui vi rimando se curiosi di dettagli.

Cosa altro non sanno i comuni mortali? Certamente pochi immaginano che vincere una competizione mondiale non è solo questione di contenuto e tecnica oratoria ma anche strategia!

Si, esatto strategia, ovvero quell'insieme di considerazioni e contromisure che possono aiutarci ad essere più "fortunati".

Prima di entrare nel merito dell'aritmetica delle competizioni devo precisare che il discorso della campionessa, Ramona J. Smith, è un pretesto all'avvio di questa riflessione; non c'è nessun attacco alla persona, che anzi merita un forte plauso per essere arrivata dove è vincendo la gara a livello di club, area, divisione, distretto ed infine mondiale. Inoltre, è bene rimarcare che vincere una gara non significa essere il vincitore assoluto ma il vincitore relativo, sei il migliore tra quelli in gara quindi anche se il discorso vincitore a me può non piacere, non intendo che il titolo sia immeritato. Così come è vero che quando il livello dei concorrenti è molto alto anche un decimo posto nasconde un eccellente discorso.

Terminati i preamboli, andiamo dritti al tema di questo articolo. La domanda che molti colleghi Toastmasters e amanti di public speaking si son fatti in questi giorni sostanzialmente è: "Perché un discorso piatto, mero esercizio di retorica vince i campionati di Public Speaking?"

Per rispondere a questa domanda bisogna conoscere la scheda che i giudici utilizzano per valutare. La trovi qui.

Se sei un concorrente e non vuoi solo partecipare ma anche vincere è importante sapere secondo quali parametri verrai valutato. Potresti tenere, ad esempio, il discorso informativo più intrigante del mondo ma se verrai valutato con i parametri di un discorso motivazionale avrai perso; potresti avere il discorso ispirazionale più toccante di sempre, ma se stai gareggiando nella categoria discorsi umoristici avrai perso comunque!

Nel caso del WCPS (World Championship of Public Speaking di Toastmasters International) i giudici - che sono almeno una quindicina ma possono arrivare anche al centinaio - usano la linea guida che riporto in foto.

Alla fine della gara ogni giudice tira le somme e attribuisce 3 punti al suo preferito, 2 punti al secondo ed 1 punto al terzo. Tutti gli altri concorrenti si intende prenderanno ZERO!

E qui arriviamo alla questione aritmetica.

Quando scegli un argomento che crea divisione nel tuo pubblico - e tutti gli argomenti davvero interessanti sono caldi e creano divisione - risulterà che ad una parte del pubblico e quindi dei giudici piacerai tantissimo mentre ad un'altra parte non piacerai per niente e prenderai ZERO! Rischioso no? Che succede se i giudici sono tutti nel gruppo di coloro a cui non piaci?

Analogamente, crei divisione se i tuoi gesti sono troppo spettacolari, ovvero troverai la persona che per suo gusto personale apprezzerà e quella che no. In Europa, ad es. tendiamo a storcere il naso di fronte ad un linguaggio del corpo teatrale mentre in USA è molto apprezzato.

Se invece scegli un argomento "carino", che piace a tutti, i tuoi movimenti e la tua voce sono spettacolari al punto giusto, certo non manderai in visibilio nessuno e non becchi il 3 ma porti a casa tanti 2 e 1 che sommati insieme fanno di te un vincitore, molto probabilmente.

Quale è la morale di tutto ciò? Che la mediocrità vince e che chi rischia o stravince o straperde?

Si, può essere! Ma c'è anche un altro insegnamento, come disse la mia collega Caterina Balatti "L'argomento di un discorso è come l'ingrediente principale di una ricetta. Puoi cucinare un piatto eccezionalmente gustoso anche con del noioso pesce bianco se sai preparalo bene". Toastmasters è la palestra dove ci si allena a cucinare qualsiasi ingrediente in modo gustoso.

Siete curiosi della mia posizione?

Io, personalmente, penso che ogni volta che apriamo bocca abbiamo la possibilità di cambiare il mondo perciò cerco, nel mio piccolo, di meritarmi l'ascolto delle persone quando parlo in pubblico provando a dare loro qualcosa da portare a casa affinché al termine del discorso siano tutti un po' più ricchi.


TalentoUmano di Francesca Gammicchia
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